NEL MIO PAESE

Chi ha la erre moscia fa politica in rappresentanza

di chi ha la vita dura.

Sembra di vivere in un circo…

bestie e pagliacci non mancano,

mancano i clown.

Spariamo meno botti

ma spariamo anche meno cazzate..

Anche se ci siamo dentro fino al collo

ricordiamoci che è pur sempre un fertilizzante.

La carta igienica non guarda in faccia nessuno.

Si può andare sopra, a destra, a sinistra, restando sempre sotto.

Oggi è una giornata cicatrizzante, come la buona lettura.

provo ad andare a pagare le bollette

con gli attestati di stima.

Si ride quando non si ha un cazzo da dire.

Che spreco di silenzi.

Chi non ha coraggio, non abbia paura.

Servi di quello che non serve.

Il passato è prossimo.

Se sei una testa di cazzo troverai sempre almeno un paio di coglioni che ti seguono.

Il dito medio…si sente solo.

Tra riconoscere la puzza

e concentrarsi sul profumo

il gesto poetico è incuriosirsi dell’odore.

Ho deciso tanto tempo fa di non nascondermi.

Per questo, non mi si trova facilmente.

Si stava meglio quando si stava in piedi.

C’è uno svantaggio nel non fare un cazzo: il piacere di una pausa.

Gli uomini dovrebbero smetterla di inseguire i sogni

ma cominciare a seguire le tracce delle loro cagate.

Pannolini ai cani.

Quando non sai a quale Dio credere,

giocatela a Testa o Croce.

Chi non muore si rivela.

Quando lo sforzo di sembrare intelligenti è pari allo sforzo di non sembrarlo, lo sforzo per l’evacuazione lascia un vuoto incolmabile.

Ho visto un telegiornale oggi.

Un paese di merda è giusto che vada a rotoli.

Quando sono ubriaco sono contento di essere italiano perchè il mattino mi svegllio e non me lo ricordo…

Tra succhiarmi il cazzo e rompermi il cazzo il confine è la mia disponibilità.

Nessuna regola quando la regola è una sola : non somigliare a nessuno per riconoscersi all’istante.

Non è bello ciò che è bello..

figuriamoci ciò che è brutto.

La linguan è in crisi, è solo piena di peli.

Quando ti chiamano tesoro

ti stanno già seppellendo

disegnando la mappa

per ritrovarti.

L’odore che si sente non viene dalll’ Adriatico,

Tirreno,Ionio,Mediterraneo,mare di Sardegna.

E’ un altro il mare che ci sommergerà.

La speranza è l’ultima a morire…perchè è la prima a nascondersi.

Una volta eramo felici,

poi ci abbiamo incontrato….

disse l’ignoranza alla politica.

Sarebbe bello essere smentiti ogni tanto, ma troppo spesso succede quello che esattamente ti aspettavi.

Gli studenti che scendono in piazza, sono picchiatelli.

Se la massa è distratta,

le nicchie sono distribuite bene.

Certa vita è convenzione da incapace.

Quando il gioco si fa duro

l’intellettuale gioca a fare il duro.

Siamo stati tutti bambini, ma alcuni sono riusciti a smettere.

Un tempo mi ubriacavo, prendevo a calci le macchine e urlavo per strada:Ignoranti!

Ora non bevo più e non prendo più a calci le macchine.

La finestra e il marciapiede sono le biblioteche migliori

per consultare la vita.

E’ strano che i leccaculo non sappiano riconoscere uno stronzo..

Amo la vita perchè non conosco altro di meglio.

Le strade domandano : ancora niente?

Le poltrone si chiedono : ancora qui?

Vedevo la poesia anche con un cuba libre in mano

ma mentre io vedevo la poesia

molti contavano i cuba libre.

Destra e Sinistra sono due natiche della stessa faccia.

Bisogna camminarla , la strada prima di riconoscerla e farsi riconoscere.

Ci sono libri e canzoni in cui mi perdo, mio malgrado.

Ci sono libri e canzoni che mi perdo, volentieri.

sai quando hai voglia di ridere? ecco. quello è il momento di farlo senza farti domande e se ti prendono per pazzo, hai scoperto il motivo.

nel mio paese pieno di meraviglie che natura e storia ci hanno regalato, fa grande tristezza non meravigliarsi più di niente.

Al mio paese chiedo una sola cosa:

restituiscimi gli occhi, che devo piangere

e voglio vedere perché.

per chi.

Per Vincenzo Costantino

WALK ON THE SIDEWALK

amori disperati e sfortunati

identità regionali perdute

diventate stereotipi

identità linguistiche

come macchiette caricaturali

umorismi da dopo partita

cassetti pieni di sogni in polvere

niente di tutto questo

mi sembrerà mai

più interessante

da raccontare

dei segreti pubblici

di un marciapiede

bagnato

e asciutto.

discreto persino

quando gli cagano addosso

o gli pisciano sulle guance.

 

vcc

Per Vincenzo Costantino

IL TEMPO E’ DENARO

Che si concedano.

lascia che si concedano a gambe aperte

a natiche spalancate

a occhi chiusi

a naso colante

a lingua appesa

tutte quelle forme viventi

che hanno spento

la luce degli occhi

che hanno appeso

le radici al chiodo

che hanno scelto il tempo

dimenticando lo spazio

Lascia che si concedano

al prezzo irrisorio

della dignità

figli del tempo

che se il tempo è denaro

c’è sempre tempo

per le puttane.

 

vcc

Per Vincenzo Costantino

HO DI MEGLIO

scrivo.

non scrivo per gli amici.

non mi nascondo dietro un amore mancato

o un tramonto visto da dietro un bicchiere

di chardonnay.

scrivo.

non mi piace sempre.

non sempre fa bene mettersi a nudo

al freddo di un facile giudizio.

scrivo.

lo so fare da che ho iniziato a leggere

e per questo scrivo.

non per essere letto

ma per stare calmo.

scrivo.

non poesie.

non romanzi.

quadri dipinti a parole

films muti.

mi piacciono i gatti

e faccio il tifo per Polifemo e Golia

da sempre.

da prima.

Ulisse mi è sempre stato sul cazzo

scrivo.

le gesta eroiche

di chi non lo sa.

io scrivo.

se trovate altro

che vi rasserena l’anima

amici come prima.

non scrivo per gli amici.

ho di meglio.

 

vcc

Per Vincenzo Costantino

92 a salire

ho trovato la verità
dentro un hamburger congelato
e una scatola di latte scaduto da due giorni
ho trovato la verità
in una macchia di sangue 
sulla carta igienica
e un dolore alla schiena
ho trovato la verità
in 92 scalini a scendere
e 92 a salire
dentro lo zucchero di canna
e il televisore acceso alle 4 del mattino
ho trovato la verità
nelle contraddizioni settimanali
nel lamento di una tastiera
sporca di nutella e coraggio
ho trovato verità
nel mentire a me stesso
una verità lunga quanto
una menzogna.

vcc

Per Vincenzo Costantino

UNA STORIA VERA

È ora di raccontare una storia
Una storia vera
Dove non c’è alcun bisogno di essere sinceri
Dove non c’è delizia e onore
Debolezza d’animo e orgoglio
Non c’è paura di calpestare la fortuna
Non ci sono arance né a settembre né mai
Non ci sono sorprese ma solo imbarazzi
Non c’è neanche una panchina
Una piccola pianta di fichi
Un odore di città
Un profumo di talco e nostalgia
Non c’è asfalto
Non c’è dolore
Non ci sono più posaceneri, 
sigarette senza filtro
i giorni dell’inerzia
non c’è un Cristo che scenda
e si degni di spiegarci qualcosa
non ci sono più desideri ma voglie 
non c’è tagliando non c’è fretta,
non c’è fretta di raccontare una storia
una storia vera.
Ma ora è tardi…
Devo andare.

vccImmagine

Per Vincenzo Costantino

POLVERE DI STELLE

 

 

Appena fa buio non c’è più nessuno.

Le strade si colorano di finzione e chimica.

La notte diventa il regno animale di creature appese alle narici.

Ho smesso di essere un animale notturno

da quando la notte si è riempita di animali.

Mi manca il ritmo sincopato delle stelle

che affittavano una stanza nel cielo delle strade.

Mi manca la notte come io manco a lei.

La mattina appena fa giorno mi sveglio e spolvero il mio sguardo.

Mi manca la notte.

Manca la notte.

vcc

Per Vincenzo Costantino